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venerdì 17 giugno 2011

per sorridere un po'

domenica 12 giugno 2011

CORSO DI ORIGAMI - Pieghe e strumenti

Modalità d’uso
Per fare un origami è sufficiente un solo materiale : la carta.
Considerando che il foglio di carta sarà sottoposto a piegature, dovremmo usare una carta che non si stropicci facilmente e che non sia troppo fragile (ad esempio come la carta velinao la carta crespata), ma nemmeno troppo robusta (come il cartoncino).
La carta ideale deve essere liscia, leggera e resistente; la carta da pacco od i fogli per la fotocopiatrice o semplicemente un foglio di quaderno, rispondno ai più comuni requisiti di una carta da origami.
Nei migliori negozi di giocattoli o di modellismo è possibile acquistare la carta seciale per origami, è di due colori : da un lato è bianco, mentre l’altro e colorato.
Le dimensioni del foglio possono variare, ma generalmente si usano fogli quadrati con le misure dei lati comprese tra i 12 ed i 20 cm.
Molto importante è che il foglio utilizzato sia un quadrato perfetto; solo in tal caso le pieghe potranno combaciare facilmente e perfettamente.
Incontreremo anche figure ottenute con fogli triangolari, che avremo però ottenuto sempre partendo dal nostro foglio di base quadrato.
Ora che abbiamo in mano il foglio ci carta, possiamo incominciare a studiarlo, toccandolo e rigirando tra le mani come se fosse la prima volta. Dovremo trattarlo tenendo presente le sue caratteristiche di fragilità e pertanto dovremo evitare di fare movimenti e pieghe in maniera molto frettolosa.
Qualsiasi genere di piega, anche la più complessa, deve prendere vita naturalmente, senza che venga esercitata alcuna forzatura sulla carta.
Dopo aver instaurato un certo rapporto di confidenza tra il foglio di carta e e proprie mani, iniziamo ad analizzare le regole fondamentali ed indispensabili per eseguire qualsiasi figura di origami.
1.       Il foglio di carta deve essere appoggiato su un piano di lavoro liscio, rigido e soprattutto perfettamente asciutto.
2.       La parte colorata del foglio di carta deve essere rivolta sempre verso il piano di lavoro.
3.       La precisione dell’esecuzione delle pieghe è fondamentale per la buona riuscita di un origami. Per ottenere una buona piega si deve ripassare più volte su di essa strisciandola con l’unghia del pollice.
4.       Nessuna piega è inutile; ogni piega è indispensabile per poter giungere al completamento dell’origami.
5.       Prima di eseguire qualsiasi piega sul foglio di carta, è consigliabile leggere attentamente le indicazioni prescritte ed osservare con altrettanta attenzione le figure rappresentanti i vari passaggi necessari per la realizzazione dell’origami prescelto.
6.       Componente importantissimo per la riuscita di un origami è una buona dose di pazienza e di tranquillità psichica; Solo affrontando le varie pieghe con questo stato d’animo ci si potrà impadronire, in un tempo relativamente breve, dei primi ed importanti rudimenti tecnici.

PER SORRIDERE UN PO'

Tra vecchietti :  - Ehi... lo sai che si muore di AIDS ?
                        - Perché tu vivi di INPS ?

Cos'è il tartufo?  : Una tartina volante non identificata...

Lo sai cosa dice un elefante quando vede un uomo nudo?
     - Poverino come farà a bere?

Maria, Maria, è già venuto il postino?
     - No, però respira forte...

Al bar :
     - Cameriere c'è una mosca nel mio whisky!!
     - Non si preoccupi signore, beve così poco!!



sabato 11 giugno 2011

CORSO DI ORIGAMI - Introduzione

GLI ORIGAMI

Sono figure costruite con la carta, piccoli capolavori che si creano dal nulla.
Ciò che spinge a costruire un fiore od un animaletto di carta è certamente la curiosità.
Da un lato la curiosità di sperimentare una forma di lavoro a noi prima sconosciuta, un’arte che ci viene da lontano; dall’altra la curiosità di scoprire o di mettere alla prova  la nostra pazienza e la nostra capacità di riujscire.
Al termine del corso, dopo aver realizzato tutte le figure che verranno proposte, si può dire che si sarà raggiunta una certa manualità ed un buon grado di esperienza, quanto meno nell’effettuare tutte le pieghe fondamentali, indispensabili per ottenere un origami  esteticamente apprezzabile.
E’ a questo punto che possiamo iniziare a pensare a come utilizzare il nostro lavoro.
Indubbiamente l’us più comune e tradizionale di un origami è quello decorativo : a questo proposito la soluzione più simpatica è di realizzare delle “sculture volanti” una definizione piuttosto enfatica che non deve però spaventare.
Si  tratta molto semplicemente di bucare con un ago sottile l’origemi nel  centro; entro tale foro si deve far passare un filo di cotone, fissandolo nella parte inferiore della figura con un nodo in modo da impedire la fuoriuscita dal piccolo doro.
L’estremità libera del filo deve essere legata ad un sottile bastoncino di legno oppure ad un filo di rame. Procedendo analogamente un’altro origami alla seconda estremità del supporto prescelto, bilanciando l’intera struttura.
In questo modo (per ogni bastoncino sue figure), si possono legare tra loro più bastoncini, facendo attenzione al perfetto bilanciamento, fino alla creazione di quella che abbiamo definito una “scultura volante”.
Gli origami possono essere adoperati per decorare la casa in occasioni speciali come il Natale, il compleanno dei bambini, ed altre mille occasioni.
Usati come chiudipacco, possono simpaticamente meravigliare il destinatario del regalo e, se all’interno dell’origami scriverete una piccola frase, costringerete l’interessato a smontare la figura e forse anche ad interessarlo alla nostra piccola importante arte.

venerdì 10 giugno 2011

Quello che amo

Amo la notte silenziosa
brillante di mille stelle d'oro;
e la luna misteriosa
guardante il mondo che dorme.

Amo la corolla olezzante
della rosa umida di brina;
amo la brezza profumata
che mi viene dai boschetti in fiore.

Amo anche la malinconia della sera,
dal soffio armonioso
quando la fresca melodia dell'usignolo
cade dai cieli.

Ma meglio amo ancora
il sorriso consolante di mia madre.
I dolci baci e la preghiera
che ella mi fece dire : fanciullo!

                                ( Alphonse De Lamartene)

giovedì 9 giugno 2011

SORRIDIAMO UN PO.....

CONSIGLI DELLA NONNA

Mal di denti 
Mettere 1 chiodo di garofano sul dente che fa male
Sciacqui con decotto di camomilla : 3 teste in una tazza d'acqua

Come allontanare le zanzare : 
bruciare alcune foglie di alloro (all'aria aperta)
Cipolla a pezzettini in un piattino
La citronella fresca od il tanaceto, allontanano tutti i tipi di insetti
Un mazzo di lavanda sospeso.


Una bevanda dissetante con il Karkadè
Il karkadè (o carcadè) è il fiore dell' ibisco da cui si può ricavare per infusione una bibita dissetante dal sapore gradevole e dal colore rosso intenso.
Per uso esterno, per la presenza dei polifenoli e delle mucillagini, ha una azione lenitiva per le pelli infiammate.

In un recipiente di porcellana o terracotta (mai di metallo), in proporzione un cucchiaio per tazza di Karkadè (reperibile nelle erboristerie) aggiungendo un po ci scorza di limone o di arancia, quindi versare l'acqua bollente e lasciare in infusione per qualche minuto.
Zuccherare a piacere.
Servire freddo o caldo.
(Chi soffre di pressione arteriosa bassa, deve limitarne l'uso)